Il regime forfettario, introdotto dalla Legge 190/2014 art.1, commi da 54 a 89, rappresenta una scelta vantaggiosa per molti contribuenti, offrendo un sistema di tassazione semplificato e un’imposta sostitutiva ridotta. Ma quali sono le novità per il 2024? In questo articolo analizziamo le conferme e le innovazioni introdotte, con un focus sull’IVA e sui vantaggi offerti da questo regime.
Regime forfettario: cos’è e come funziona
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato dedicato alle piccole partite IVA che svolgono attività d’impresa, arti o professioni. Il regime offre una serie di semplificazioni contabili e fiscali, tra cui:
Imposta sostitutiva: I contribuenti in regime forfettario versano un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle addizionali comunali e regionali e dell’IRAP, con un’aliquota al 15% (o al 5% per i primi 5 anni di attività per alcune categorie di contribuenti).
Semplificazioni contabili: Non è necessario tenere la contabilità ordinaria, ma solo una semplice contabilità di cassa. Inoltre, non è obbligatoria l’iscrizione al VIES e all’INPS Gestione Separata.
IVA: I contribuenti in regime forfettario non applicano l’IVA sulle fatture emesse ai clienti, ma possono detrarre l’IVA sugli acquisti di beni e servizi strumentali all’attività.
Contributi previdenziali: I contribuenti in regime forfettario versano i contributi previdenziali INPS sul minimale, anziché sul loro reddito.
Per accedere al regime forfettario, è necessario comunicare la propria scelta all’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui si vuole applicare il regime. La comunicazione può essere effettuata telematicamente o tramite raccomandata.
Le conferme per il 2024 del regime forfettario
Per il 2024 vengono confermate le seguenti regole stabilite dalla Legge di bilancio 2023:
- Limite di fatturato: La soglia di accesso al regime forfettario rimane fissata a 85.000 euro per l’anno 2024.
- Imposta sostitutiva: L’aliquota dell’imposta sostitutiva si conferma al 15% per i contribuenti in regime forfettario.
- Semplificazioni contabili: Permane la possibilità di usufruire di una contabilità semplificata, con esonero da IVA, IRAP, tenuta delle scritture contabili e registrazione dei beni strumentali.
Regime forfettario: le novità per il 2024
Le novità introdotte per questo 2024 sono:
- Fatturazione elettronica: L’obbligo di fatturazione elettronica, già in vigore per i forfettari con fatturato superiore a 25.000 euro, si estende a tutti i contribuenti in regime forfettario a partire dal 1° gennaio 2024.
- Pagamento IVA: I forfettari che effettuano acquisti da soggetti IVA esposti dovranno versare l’IVA all’Erario tramite il meccanismo dell’inversione contabile.
- Contributi previdenziali: Dal 2024, i contribuenti forfettari che applicano il coefficiente di redditività del 78% saranno tenuti a versare i contributi previdenziali sul minimale INPS, anziché sul 20% del loro reddito.
IVA e fatturazione elettronica nel regime forfettario
I contribuenti in regime forfettario non applicano l’IVA sulle fatture emesse ai clienti. Questo significa che i prezzi indicati nelle fatture sono comprensivi di IVA, ma non viene evidenziata l’aliquota IVA.
Tuttavia, i forfettari possono detrarre l’IVA sugli acquisti di beni e servizi strumentali all’attività. La detrazione dell’IVA avviene mediante la compilazione di un apposito registro.
Dal 1° gennaio 2024, l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso a tutti i contribuenti in regime forfettario, indipendentemente dal loro fatturato.
Le fatture elettroniche devono essere emesse e trasmesse al Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.
Per emettere fatture elettroniche, i forfettari possono utilizzare diversi software, tra cui:
- Software gratuito: Sono disponibili diversi software gratuiti per la fatturazione elettronica, come ad esempio FatturaPA.
- Software a pagamento: Esistono anche diversi software a pagamento che offrono funzionalità aggiuntive, come ad esempio la gestione dei clienti e dei fornitori.
Adempimenti IVA
I contribuenti in regime forfettario sono tenuti a presentare la dichiarazione IVA annuale, anche se non applicano l’IVA.
Nella dichiarazione IVA, i forfettari devono indicare l’ammontare:
- ricavi o compensi
- dell’IVA sugli acquisti
- dell’imposta sostitutiva versata
Casi particolari
Esistono alcuni casi particolari in cui i forfettari possono applicare l’IVA.
Ad esempio, i forfettari che operano con altri soggetti IVA possono applicare l’IVA sulle fatture emesse se il cliente richiede l’emissione di una fattura con IVA.
Inoltre, i forfettari che vendono beni online a privati cittadini in altri Stati membri dell’Unione Europea devono applicare l’IVA.
In conclusione
Il regime forfettario si conferma una scelta vantaggiosa per molti contribuenti, offrendo semplicità, un’imposta ridotta e numerosi vantaggi. Le novità introdotte per il 2024, come l’obbligo di fatturazione elettronica e il pagamento dell’IVA all’Erario, dovranno essere attentamente valutate dai contribuenti in regime forfettario.
Il ruolo del dottor Commercialista
Con l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i forfettari, il ruolo del commercialista diventa ancora più importante.
Il dottor Commercialista può infatti aiutare il contribuente a:
- Scegliere il software di fatturazione elettronica più adatto alle sue esigenze.
- Emettere le fatture elettroniche correttamente.
- Trasmettere le fatture elettroniche al Sistema di Interscambio (SdI).
- Conservare le fatture elettroniche a norma di legge.
Affidato ad un professionista ed esperto in materia per la tua attività!