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Composizione Negoziata e Adeguati Assetti: Una Nuova Frontiera per la Gestione della Crisi d’Impresa

Introduzione

Il tema della crisi d’impresa è di primaria importanza nel panorama economico odierno, caratterizzato da un’elevata incertezza e volatilità. In questo contesto, il legislatore italiano ha introdotto il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019), che pone l’accento sulla prevenzione e sulla tempestività degli interventi per fronteggiare le difficoltà aziendali.

Tra gli strumenti previsti dal Codice, la composizione negoziata assume un ruolo di primo piano. Essa si configura come una procedura stragiudiziale volta a consentire all’imprenditore in difficoltà di raggiungere un accordo con i propri creditori per il risanamento dell’azienda.

Il ruolo degli adeguati assetti

L’accesso alla composizione negoziata è subordinato alla sussistenza di alcuni requisiti, tra cui l’adozione da parte dell’impresa di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili secondo l’articolo 2086 del cod. civ..

Tale nozione si riferisce all’insieme di strumenti e procedure che consentono di monitorare l’andamento dell’impresa, rilevare tempestivamente i segnali di crisi e assumere idonee iniziative per fronteggiare le difficoltà.

Il Codice della Crisi d’Impresa ha introdotto alcune novità significative in materia di adeguati assetti. In particolare, ha previsto:

  • l’obbligo per l’imprenditore di dotarsi di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa;
  • la possibilità per l’imprenditore di nominare un esperto indipendente per la valutazione degli adeguati assetti;
  • l’introduzione di un sistema di allerta che consente di individuare tempestivamente i segnali di crisi.

La procedura di composizione negoziata

La composizione negoziata si articola in diverse fasi:

  1. Apertura della procedura: l’imprenditore che intende avviare la procedura di composizione negoziata deve depositare un’istanza presso la Camera di Commercio competente. L’istanza deve contenere i dati identificativi dell’impresa, una relazione sulla situazione economica e finanziaria dell’impresa, l’elenco dei creditori, la proposta di accordo con i creditori.
  2. Nomina dell’esperto: il Tribunale, ricevuta l’istanza, nomina un esperto indipendente che avrà il compito di assistere l’imprenditore nella conduzione delle trattative, formulare una proposta di accordo ai creditori ed infine monitorare l’attuazione dell’accordo
  3. Negoziazione con i creditori: l’esperto convoca i creditori per una o più assemblee al fine di illustrare la situazione economica e finanziaria dell’impresa, presentare la proposta di accordo e raccogliere le osservazioni dei creditori
  4. Conclusione dell’accordo: l’accordo di composizione negoziata si considera raggiunto quando è approvato da ALMENO IL 60% DEI CREDITORI che rappresentano almeno il 60% dei crediti e da TUTTI I CREDITORI PRIVILEGIATI.
  5. Omologazione dell’accordo: l’accordo di composizione negoziata deve essere omologato dal Tribunale. Il Tribunale omologa l’accordo se lo ritiene conveniente per l’impresa e non pregiudizievole per i creditori.

Il procedimento della composizione negoziata si svolge in via telematica attraverso la piattaforma telematica nazionale.

Vantaggi della composizione negoziata

La composizione negoziata presenta numerosi vantaggi, tra cui:

  • tempestività: la procedura è rapida e flessibile;
  • riservatezza: le trattative sono riservate;
  • economicità: i costi della procedura sono contenuti;
  • conservazione del controllo dell’impresa: l’imprenditore mantiene il controllo dell’azienda.

Il ruolo del Dottor Commercialista

La composizione negoziata rappresenta uno strumento efficace per la gestione della crisi d’impresa. La sua tempestività, flessibilità e riservatezza la rendono una procedura vantaggiosa per le imprese in difficoltà che desiderano risanare la propria situazione.

Grazie alla sua competenza in materia di crisi d’impresa, contabilità e finanza, il Dottore Commercialista può:

  1. Valutare la sussistenza dei presupposti per accedere alla Composizione Negoziata;
  2.  Assistere l’imprenditore nella conduzione delle trattative con i creditori;
  3. Predisporre la documentazione necessaria per l’omologazione dell’accordo;
  4. Affiancare l’impresa nell’attuazione dell’accordo.
  5. Evitare di arrivare alla composizione negoziata implementando tempestivamente adeguati assetti nell’impresa.

 
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