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Risk management and mitigation to reduce exposure for financial investment, projects, engineering, businesses. Concept with manager's hand turning knob to low level. Reduction strategy.

EBITDA: strumento di controllo per gli adeguati assetti

Il recente documento “EBITDA e PFN a fini valutativi e negoziali” dal CNDCEC tratta l’EBITDA e il PNF come indicatori da utilizzare come misuratori di performance data la loro importante valenza informativa.

Pertanto nel caso specifico dell’EBITDA, questo può essere utilizzato come strumento di controllo degli adeguati assetti previsti dall’articolo 2086 del cod. civ., captando eventuali segnali di squilibrio economico e finanziario.

L’EBITDA

EBITDA è il termine inglese sinonimo di margine operativo lordo (MOL), è anche l’acronimo di Earning Before Interest Tax Depreciation Amortization, che tradotto diventa: utile prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti.

L’EBITDA viene considerato dal CNDCEC un indicatore alternativo di performance in quanto la sua funzione quella di rappresentare il risultato economico di un periodo ed il suo calcolo non è definito da nessun standard setter, ed escludendo dal suo calcolo alcune componenti come ammortamenti e svalutazioni ha un importante valenza informativa fornendo indicazioni su:

  • margine di guadagno
  • profittabilità economica
  • ripagamento delle obbligazioni
  • capacità di creare (distruggere) valore

L’EBITDA COME INDICATORE DELL’EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

L’EBITDA è un valore di grande importanza per valutare la redditività e la solidità finanziaria di un’azienda.

Cosa misura l’EBITDA?

  • Capacità di generare profitto: L’EBITDA indica la quota di ricavi che l’azienda converte in profitto prima di dover sostenere spese finanziarie (interessi), tasse, ammortamenti e svalutazioni.
  • Efficienza operativa: Misurando il margine lordo rispetto ai ricavi totali, l’EBITDA evidenzia lefficienza con cui l’azienda gestisce le sue attività. Un margine ampio indica una buona capacità di generare profitto dalle operazioni core.

EBITDA POSITIVO VS NEGATIVO

EBITDA positivo: Segna una situazione sana, con l’azienda che genera profitto dalla sua attività principale.

EBITDA negativo: Indica una situazione di sofferenza, con costi operativi che superano i ricavi. Se non si interviene, questo può portare a future tensioni finanziarie.

L’analisi dell’ EBITDA è importante per prevenire problemi finanziari, un risultato negativo può essere un campanello d’allarme che l’azienda non percepisce fino a quando non si verificano difficoltà finanziarie. Monitorarlo costantemente permette di intervenire tempestivamente per correggere la rotta.

Inoltre L’EBITDA fornisce una stima approssimativa del flusso di cassa generato dalla gestione operativa dell’azienda. Un EBITDA positivo indica che l’azienda sta generando cassa dalle sue attività, mentre un EBITDA negativo implica che la cassa sta uscendo dall’azienda.

Esempio:

  • Valore della produzione: 1000 (ricavi monetari)
  • Costi della produzione (esclusi ammortamenti e svalutazioni): 900 (costi monetari)
  • EBITDA: 100 (1000 – 900)

In questo caso, l’azienda ha generato un flusso di cassa positivo di 100 dalla sua gestione caratteristica.

Conclusioni

L’EBITDA rappresenta un indicatore fondamentale per la valutazione dell’equilibrio economico-finanziario di un’azienda. Il Codice della Crisi lo riconosce come un indicatore chiave e il suo monitoraggio costante permette di allineare l’impresa alle opportune configurazioni e misure. È importante sottolineare che l’EBITDA non è l’unico indicatore da considerare, ma va integrato con altri per ottenere una visione completa della salute finanziaria dell’azienda.

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