Tassazione agevolata e novità per le locazioni brevi nel 2024: la disciplina fiscale per gli affitti turistici di durata inferiore ai 30 giorni si arricchisce di importanti novità per il 2024. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio come dichiarare correttamente i redditi derivanti da locazioni brevi nel Modello 730, tenendo conto delle ultime disposizioni introdotte.
Regime ordinario o cedolare secca per gli affitti brevi?
La prima scelta da compiere riguarda il regime fiscale da applicare ai redditi da locazioni brevi. I proprietari di immobili possono optare per:
- Regime ordinario: in questo caso, i redditi derivanti dagli affitti brevi concorrono a formare il reddito imponibile IRPEF del contribuente e sono tassati secondo le aliquote progressive. L’importo da dichiarare è il 95% del canone annuo lordo se il contratto di locazione prevede il codice canone 1, oppure il 75% se prevede il codice canone 2.
- Cedolare secca: questo regime alternativo offre una tassazione agevolata al 21% sui canoni percepiti. L’opzione per la cedolare secca è vantaggiosa per chi prevede di generare redditi bassi o medi da locazioni brevi, in quanto permette di applicare un’aliquota d’imposta più bassa rispetto a quella IRPEF ordinaria. Tuttavia, è importante ricordare che la cedolare secca comporta alcune limitazioni, come l’impossibilità di detrarre le spese sostenute per l’immobile e l’esclusione dall’applicazione delle imposte sostitutive.
Novità 2024 affitti brevi: seconda casa e aliquota al 26%
Introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, una novità importante riguarda la tassazione degli affitti brevi relativi a seconde case. Per i proprietari che possiedono più unità immobiliari adibite a locazioni brevi, a partire dalla seconda in poi, l’aliquota cedolare secca applicabile non è più il 21% ma il 26%. Questa modifica rappresenta un elemento da considerare attentamente nella scelta del regime fiscale più conveniente.
Come dichiarare i redditi da affitti brevi nel 730
La dichiarazione dei redditi da locazioni brevi nel Modello 730 avviene in modo differente a seconda del regime fiscale scelto:
- Regime ordinario: i redditi derivanti dagli affitti brevi devono essere indicati nel quadro B del 730, riportando il 95% o il 75% del canone annuo lordo a seconda del codice canone indicato nel contratto. Inoltre, è necessario compilare il quadro RL per detrarre le eventuali spese sostenute per l’immobile.
- Cedolare secca: i redditi da locazioni brevi soggetti a cedolare secca devono essere indicati nel quadro RU del 730, riportando l’ammontare totale dei canoni percepiti. In questo caso, non è possibile detrarre le spese sostenute.
Certificazione Unica e adempimenti per gli intermediari
Gli intermediari che gestiscono locazioni brevi per conto dei proprietari sono tenuti ad applicare una ritenuta d’acconto del 21% sui canoni incassati e a rilasciare ai locatori la Certificazione Unica con il dettaglio dei redditi percepiti e delle ritenute applicate. I locatori, a loro volta, dovranno integrare tali informazioni nella propria dichiarazione dei redditi.
Rimborsi e crediti d’imposta
In presenza di un credito d’imposta derivante da cedolare secca superiore all’imposta dovuta, il contribuente può richiedere il rimborso direttamente nel Modello 730.
Conclusioni
La dichiarazione dei redditi da locazioni brevi nel 730 richiede una corretta conoscenza delle norme fiscali e delle ultime novità introdotte. In caso di dubbi o per una gestione ottimale della propria fiscalità, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista abilitato.
Il ruolo del Dottor Commercialista
La compilazione del 730/2024 può risultare complessa, soprattutto per chi ha una situazione reddituale non semplice o per chi deve gestire diverse detrazioni e bonus. In questi casi, la figura del Dottor Commercialista può essere un valido supporto.
Un professionista esperto può:
- Analizzare la tua situazione reddituale e consigliarti il regime fiscale più conveniente
- Compilare correttamente il modello 730/2024, verificando la presenza di tutti i redditi, le detrazioni e i crediti spettanti
- Ottimizzare la tua dichiarazione dei redditi, individuando eventuali errori o omissioni
- Fornirti assistenza in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate
In definitiva, il Dottor Commercialista può aiutarti a risparmiare tempo, evitare errori e ottenere il massimo rimborso possibile.
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