In un contesto globale sempre più attento alla sostenibilità, i fattori ESG (Environmental, Social and Governance), la Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) e gli Adeguati Assetti dell’articolo 2086 del cod. civ. assumono un ruolo di primaria importanza per le aziende che desiderano prosperare nel lungo termine.
I fattori ESG sono criteri utilizzati per valutare la performance di un’azienda in termini di Ambiente, Sociale e Governance, mentre la CSR rappresenta l’impegno di un’azienda ad operare in modo responsabile e sostenibile, integrando i principi ESG nella propria strategia e gestione. Gli Adeguati Assetti, introdotti dalla riforma del diritto societario italiano del 2023, impongono alle aziende di dotarsi di un sistema di gestione dei rischi efficace, che includa la valutazione dei rischi ESG.
Integrazione tra adeguati assetti, CSR e fattori ESG
I fattori ESG, la CSR e gli Adeguati Assetti si integrano a formare un trinomio virtuoso per la sostenibilità aziendale:
- I fattori ESG forniscono un quadro per la valutazione della performance aziendale in chiave di sostenibilità.
- La CSR rappresenta l’impegno concreto dell’azienda ad integrare i principi ESG nella propria strategia e gestione.
- Gli Adeguati Assetti garantiscono un sistema di gestione dei rischi efficace, che include la valutazione dei rischi ESG.
L’adozione del trinomio ESG-CSR-Adeguati Assetti offre numerosi BENEFICI alle aziende migliorando le performance aziendali, l’attrattività per gli investitori, la reputazione aziendale e l’accesso a nuove opportunità di business.
Esempio
Un’azienda che investe in energie rinnovabili per ridurre il proprio impatto ambientale non solo compie un passo importante verso la sostenibilità, ma può anche ottenere benefici economici in termini di riduzione dei costi energetici e di aumento dell’efficienza produttiva.
Valutazione degli Adeguati Assetti e Fattori ESG da parte degli istituti di credito
Nell’era della sostenibilità, le banche e gli istituti di credito assumono un ruolo chiave nel promuovere modelli di business responsabili e sostenibili. La valutazione dell’adeguatezza degli assetti aziendali, che include l’analisi dei fattori ESG, diventa un elemento fondamentale per la concessione di finanziamenti e la gestione del rischio creditizio.
Le banche e gli enti creditizi integrano i fattori ESG nei loro processi di valutazione del merito creditizio, analizzando l’impatto dei fattori ambientali, sociali e di governance.
L’esito della valutazione ESG può influenzare:
- Condizioni di finanziamento: Le aziende con un buon rating ESG possono ottenere migliori condizioni di finanziamento, come tassi d’interesse più bassi e maggiore flessibilità nei termini di rimborso.
- Accesso al credito: Le aziende con un basso rating ESG potrebbero incontrare difficoltà nell’accesso al credito o ottenere condizioni meno favorevoli.
Un’azienda che investe in energie rinnovabili e dimostra un impegno concreto nella sostenibilità avrà un rating ESG più elevato e, di conseguenza, avrà maggiori probabilità di ottenere un finanziamento a condizioni vantaggiose.
Conclusione
La valutazione degli Adeguati Assetti e dei fattori ESG rappresenta un processo in continua evoluzione che richiede un impegno costante da parte delle aziende. Le banche e gli enti creditizi hanno un ruolo chiave nel promuovere la sostenibilità e l’adozione di modelli di business responsabili. L’integrazione dei fattori ESG, della CSR e degli Adeguati Assetti rappresenta una strategia vincente per le aziende che desiderano costruire un futuro sostenibile e di successo. Il trinomio permette di migliorare la performance aziendale, aumentare l’attrattività per gli investitori, rafforzare la reputazione aziendale e accedere a nuove opportunità di business.
Il ruolo del dottore Commercialista
Il commercialista può svolgere un ruolo fondamentale nell’aiutare l’azienda a rispettare l’articolo 2086 del cod. civ. e valutare l’impatto dei fattori ESG. In particolare, il commercialista può:
1. Valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile;
2. Fornire consulenza su specifici aspetti della gestione aziendale;
3. Assicurare la tenuta della contabilità e la redazione del bilancio di esercizio;
4. Aiutare l’impresa a prevenire in anticipo una situazione di crisi.
In conclusione, il commercialista può essere un partner strategico per l’azienda nel rispetto dell’articolo 2086 del codice civile. Grazie alle sue competenze e professionalità
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