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Contributi INPS 2024 per artigiani e commercianti

Introduzione

Con la circolare INPS 7 febbraio 2024, n. 33 l’Inps comunica le nuove aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche degli artigiani e degli esercenti attività commerciali per l’anno 2024.

Aliquote contributive artigiani e commercianti

L’articolo 24, comma 22, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2011, ha previsto che, con effetto dal 1° gennaio 2012, le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS sono incrementate di 1,3 punti percentuali e, successivamente, di 0,45 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 24% per tutti i soggetti iscritti alle gestioni autonome dell’INPS, quota massima raggiunta gia nel 2018.

Pertanto, le aliquote per il corrente anno risultano come segue:

contributi inps 2024

Anche per il 2024, gli artigiani e i commercianti con più di 65 anni di età, già pensionati INPS, possono beneficiare della riduzione del 50% dei contributi.

Ai sensi del citato articolo 1, comma 380, della legge n. 178/2020, a decorrere dal 1° gennaio 2022, gli iscritti alla Gestione degli esercenti l’attività commerciale sono tenuti al versamento di un’aliquota contributiva aggiuntiva nella misura dello 0,48% di cui:

  • 0,46% destinato al finanziamento del Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale che garantisce il pagamento degli indennizzi per la cessazione definitiva dell’attività commerciale;
  • 0,02% devoluto alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali.

Minimi contributivi e massimali di reddito

Il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali è pari a 18.415,00 euro.

Pertanto, il contributo minimale dovuto, per l’anno 2024, risulta così suddiviso:

Il minimale di reddito e il relativo contributo annuo devono essere riferiti al reddito attribuito a ogni singolo soggetto operante nell’impresa.

Contribuzione sul reddito eccedente il minimale

Le aliquote contributive su illustrate, si applicano fino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile pari, per il corrente anno, all’importo di 55.008 euro. Oltre tale soglia, infatti, trova applicazione un’ulteriore punto percentuale.

Il massimale oltre il quale NON E’ DOVUTO alcun contributo è:

  • 91.660 euro per i soggetti iscritti alla gestione con decorrenza anteriore al 1° gennaio 1996;
  • 119.650 euro per i soggetti iscritti alla gestione con decorrenza anteriore al 1° gennaio 1996.

Contribuzione a saldo

Il contributo IVS dovuto da artigiani e commercianti è:

  • calcolato sulla totalità dei redditi d’impresa denunciati ai fini IRPEF;
  • rapportato ai redditi d’impresa prodotti nello stesso anno al quale il contributo si riferisce.

Quindi, qualora la somma dei contributi sul minimale e di quelli a conguaglio versati alle previste scadenze sia inferiore a quanto dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa realizzati nel 2024, è dovuto un ulteriore contributo a saldo da corrispondere entro i termini di pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche.

Termini e modalità di versamento

I contributi devono essere versati mediante i modelli di pagamento unificato F24, alle scadenze che seguono:

  • 16 maggio 2024;
  • 20 agosto 2024;
  • 18 novembre 2024;
  • 17 febbraio 2025.

Regime contributivo agevolato per i forfettari

Gli artigiani e i commercianti che hanno aderito al sistema contributivo agevolato dei forfettari possono applicare una riduzione contributiva del 35%.

Il ruolo del Dottore Commercialista

Per evitare errori e sanzioni, è fondamentale affidarsi a un commercialista.

Un professionista esperto sarà in grado di:

  • Fornire una consulenza personalizzata in base alla tua specifica situazione lavorativa e reddituale;
  • Calcolare correttamente i contributi dovuti, tenendo conto di tutte le variabili e gli aggiornamenti normativi;
  • Assicurarsi che tu rispetti tutte le scadenze e gli adempimenti previsti dalla legge;
  • offrire supporto e assistenza in caso di dubbi o problemi.

Il commercialista rappresenta quindi una figura chiave per la gestione dei contributi INPS.

La sua competenza e professionalità ti permetteranno di tutelare i tuoi diritti e di evitare spiacevoli inconvenienti.

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