Affrontiamo il tema delle agevolazioni fiscali derivanti dall’investimento in equity crowdfunding, in prossimità della fine dell’anno, perché in molti tireranno i conti e cercheranno di capire come risparmiare sulle imposte del 2019.
Le detrazioni (somme che è possibile sottrarre da un’imposta) e le deduzioni (somme che è possibile sottrarre dall’imponibile) fiscali si riducono sempre di più ed allora cerchiamo sistemi utili per il vostro portafoglio e, quindi, come risparmiare imposte e come investire in modo innovativo.
L’equity crowdfunding offre degli interessanti incentivi, delle utili agevolazioni fiscali sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche. Dopo aver affrontato il tema dell’equity crowdfunding in materia di miglioramento del bilancio, oggi vi offriamo uno spaccato sul risparmio di imposte.
A seguito della legge di Bilancio 2017 (art. 1, commi 66-69), dal 1° gennaio 2017 e fino al 31 dicembre 2025, la misura ordinaria delle agevolazioni è pari al 30%, -autorizzazione Commissione Europea (SA 47184 18 settembre 2017)-.
Detrazioni d’imposta dell’equity crowdfunding
Hanno diritto alle detrazioni d’imposta, nella misura del 30% del denaro investito nel capitale sociale di una o più start up o PMI innovativa, i soggetti IRPEF. La misura massima del risparmio fiscale può essere pari a € 300.000, ovvero all’investimento massimo di € 1.000.000.
Per i soci di snc e sas l’importo per il quale spetta la detrazione è determinato in proporzione alle rispettive quote di partecipazione agli utili.
Se la detrazione supera l’imposta lorda, l’eccedenza può essere portata in detrazione entro i 3 anni successivi.
Attenzione però perché per ottenere le agevolazioni fiscali equity crowdfunding nulla è automatico! E’ necessario che l’investitore, nella propria dichiarazione dei redditi, esibisca una serie di documenti che deve richiedere alla startup o alla PMI innovativa. Tra essi ricordiamo:
- certificazione che attesti il rispetto dei limiti massimi per i conferimenti relativamente al periodo di imposta in cui è stato fatto l’investimento;
- piano di investimento della start-up, contenente le informazioni dettagliate sull’oggetto della propria attività, sui prodotti e sull’andamento (attuale o previsto) delle vendite e dei profitti.
Deduzione d’imposta dell’equity crowdfunding
Hanno diritto alle deduzioni d’imposta, nella misura del 30% del denaro investito nel capitale sociale di una o più start up o PMI innovativa, i soggetti IRES. La misura massima del risparmio fiscale può essere pari a € 129.600, ovvero all’investimento massimo di € 1.800.000.
Qualora la deduzione sia di ammontare superiore al reddito complessivo dichiarato, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il terzo, fino a concorrenza del suo ammontare.
Agevolazioni fiscali equity crowdfunding: dal 30 al 40% o al 50%?
Vi è di più! Nella legge di bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), al comma 218 dell’articolo 1, è stato incrementato l’incentivo delle agevolazioni fiscali per l’investimento in startup innovative, limitatamente agli investimenti effettuati nel 2019:
- dal 30% al 40% per le aliquote delle detrazioni e delle deduzioni previste a favore dei soggetti sopra menzionati,
- dal 30% al 50% le aliquote dei soggetti IRES nei casi di acquisizione dell’intero capitale sociale.
Questo innalzamento è subordinato, ai sensi dell’articolo 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), all’autorizzazione della Commissione europea che, al momento, non è stata ancora concessa.
Tuttociò è stato ribadito nella risposta n. 410 dell’11 ottobre 2019 dell’agenzia delle entrate in materia di aumento dell’aliquota agevolativa.
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