La Composizione Negoziata e gli Adeguati Assetti: Il Binomio Cruciale per la Continuità Aziendale
Il Nuovo Paradigma della Gestione della Crisi d’Impresa
Il panorama economico e normativo italiano, fortemente influenzato dalla Direttiva UE n. 1023/2019, ha imposto una svolta culturale nella gestione aziendale, orientandosi verso la ristrutturazione preventiva e volontaria. Questo approccio mira a sostenere le imprese sane in difficoltà finanziarie affinché possano continuare a operare, scongiurando il rischio di raggiungere stati di insolvenza irreversibili.
In questo contesto si inserisce la Composizione Negoziata della Crisi d’Impresa (CNC), introdotta in Italia dalla Legge n. 147 del 21 ottobre 2021. Essa è concepita come uno strumento di supporto mirato per l’imprenditore agricolo e commerciale che si trovi in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario tali da rendere probabile la crisi o l’insolvenza.
La CNC si basa sulla richiesta di nomina di un esperto indipendente, una figura professionale incaricata di affiancare l’imprenditore nelle negoziazioni con i creditori e gli stakeholders, facilitando gli accordi volti al ripristino dell’equilibrio economico e alla pianificazione della ripresa. L’imprenditore mantiene la gestione ordinaria e straordinaria dell’attività, sebbene con l’obbligo di informare preventivamente l’esperto in caso di atti straordinari o pagamenti non coerenti con le trattative o le prospettive di risanamento.
L’Obbligo Normativo degli Adeguati Assetti Organizzativi
A monte della possibilità di accedere e, soprattutto, di beneficiare efficacemente di strumenti come la CNC, vi è un obbligo inderogabile posto a carico della governance aziendale: l’adozione di adeguati assetti.
L’art. 2086 co. 2 del Codice Civile impone agli imprenditori (individuali e collettivi) l’obbligo di dotarsi di un assetto amministrativo, organizzativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa. Questa previsione è rafforzata dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza (CCII), il cui art. 3, nel definire l’insolvenza e la crisi, sottolinea la necessità di strumenti che consentano la tempestiva rilevazione dello stato di crisi.
Gli adeguati assetti sono un sistema integrato e sinergico di principi, regole e procedure scritte. Essi non hanno solo una funzione di governo dell’attività e di gestione dei rischi, ma sono essenziali per la tempestiva rilevazione e reazione a eventuali fattori di crisi (c.d. early warnings).
Un assetto si definisce adeguato se è in grado di:
- supportare la governance nella valutazione dei rischi e nella prevenzione di fattori negativi che possano influenzare i piani strategici.
- consentire il monitoraggio continuo dei processi e delle procedure di controllo.
- fornire informazioni necessarie ai livelli decisionali in modo rapido ed esplicito.
La governance deve adottare un approccio basato sul rischio (risk based approach thinking) che renda la pianificazione strategica consapevole, ponendo in atto metodi per mitigare o gestire efficacemente i rischi. A tal fine, la UNI/PdR 167:2025 fornisce linee guida operative per oggettivizzare tali assetti, mirando a supportare in modo prioritario le PMI, spesso prive di un approccio manageriale strutturato.
La Relazione Indissolubile tra Assetti Adeguati e CNC
La Composizione Negoziata e l’obbligo di dotarsi di assetti adeguati rappresentano le due facce della stessa medaglia nella prevenzione della crisi. L’adeguatezza degli assetti è, di fatto, la condizione abilitante per un accesso efficace e tempestivo alla CNC.
Perché l’istanza di accesso alla CNC sia ammissibile, l’imprenditore deve allegare un set documentale specifico e dimostrare che il risanamento è ragionevolmente perseguibile. I documenti obbligatori richiesti includono:
- una situazione aggiornata (non anteriore a 60 giorni) patrimoniale e finanziaria.
- gli ultimi tre bilanci o dichiarazioni fiscali.
- un piano finanziario per i successivi sei mesi e le iniziative industriali che si intendono adottare.
Questi requisiti documentali richiedono necessariamente un assetto amministrativo e contabile preesistente e funzionante. Un assetto contabile adeguato, infatti, deve garantire la registrazione sistematica delle transazioni, l’accuratezza e la trasparenza delle informazioni, e la capacità di produrre report finanziari periodici (come la situazione economica e patrimoniale mensile o trimestrale). La reportistica previsionale, come il piano di tesoreria e i cash flow prospettici, aggiornati almeno ogni sei mesi, è indispensabile per la formulazione del piano di risanamento richiesto in sede di CNC.
L’esperto negoziatore, nella sua valutazione, utilizza un Test Pratico preliminare e una Check-list per verificare la coerenza del piano e la ragionevole perseguibilità del risanamento. Senza dati completi, attendibili e tempestivi – che solo un adeguato assetto è in grado di generare – qualsiasi piano risulterà carente. Le sconfitte procedurali (mancate omologazioni) spesso derivano proprio da carenze e incongruenze del piano, o dalla valutazione non adeguata e congrua della documentazione.
In sintesi, l’adeguato assetto fornisce il sistema di rilevazione (che genera i report richiesti per la CNC) e gli strumenti di interpretazione (che permettono l’analisi degli scostamenti e la prognosi a supporto del processo decisionale). Se l’imprenditore non ha rispettato l’obbligo di cui all’art. 2086 c.c. e art. 3 CCI, non avrà la base informativa necessaria per sostenere le trattative in modo credibile e tempestivo.
Misure Premiali e Vantaggi della Compliance
L’adozione di assetti adeguati non è solo un onere, ma una leva strategica. La dimostrazione di una governance strutturata è vincolante per la valutazione del merito creditizio e per l’accesso al capitale di terzi.
Per l’imprenditore che, grazie a un assetto efficiente, accede tempestivamente alla CNC, sono previste importanti misure premiali:
- riduzione degli interessi sui debiti tributari.
- applicazione di sanzioni tributarie ridotte e possibilità di rateizzazione in 72 rate.
- esonero dalla revocatoria per gli atti compiuti in conformità alle trattative.
- sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione e delle cause di scioglimento previste dalla legge in caso di riduzione del capitale sociale o perdite.
Quest’ultima misura è particolarmente significativa: il dovere di dotarsi di un assetto adeguato serve proprio a intercettare i segnali di allarme prima che le perdite erodano il capitale; qualora la crisi sia già conclamata, l’accesso tempestivo alla CNC – reso possibile da dati amministrativi e contabili solidi – consente di sospendere i dolorosi obblighi societari, dando all’impresa il tempo necessario (fino a 180 giorni, prorogabili) per negoziare la ripresa.
Conclusione: l’Assetto come Fondamento della Ristrutturazione
La Composizione Negoziata della Crisi è un’opportunità straordinaria offerta dal legislatore per garantire il fresh start e la continuità aziendale. Tuttavia, non è una bacchetta magica.
L’efficacia e la percorribilità della CNC dipendono direttamente dalla qualità e tempestività delle informazioni prodotte dall’impresa. L’art. 2086 c.c. e l’art. 3 CCI, nel rendere obbligatori gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, hanno creato la prerequisito operativo essenziale. Solo con una struttura interna solida, che adotti un approccio di miglioramento continuo (Plan, Do, Check, Act) e che generi reportistica puntuale sulla liquidità, sui flussi finanziari prospettici e sui rischi, l’imprenditore può sperare di intercettare la crisi nella sua fase precoce e presentare un piano di risanamento credibile e convincente all’esperto e ai creditori.
Adempiere all’obbligo degli adeguati assetti non è un mero adempimento formale, bensì l’atto fondante della diligenza imprenditoriale moderna e l’unica vera assicurazione per poter sfruttare appieno gli strumenti di prevenzione offerti dal Codice della Crisi.







