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La Blockchain per la tutela del Made in Italy

A febbraio 2019, su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico e con il coordinamento di IBM, importanti aziende e associazioni del settore tessile, per la difesa dell’eccellenza dei nostri prodotti sui mercati internazionali, alla lotta alla contraffazione e sostegno alla competitività delle imprese manifatturiere sfruttando il potenziale abilitante del digitale: è questa la finalità del progetto pilota “La Blockchain per la tracciabilità del Made in Italy”

Si tratta di un primo modello sperimentale che risponde a precisi bisogni e che può crescere con un approccio progressivo e una visione di lungo termine, oltre a risultare di facile replicabilità in altri contesti industriali. Il MiSE inoltre sta valutando le opzioni disponibili per lo sviluppo di questa tecnologia e lancerà delle nuove sperimentazioni su altre filiere produttive.

La piccola e media impresa ha oggi il forte bisogno di un sostegno sistemico per migliorare la trasparenza e la tutela dei propri marchi, sotto vari punti di vista, sia all’interno della filiera di appartenenza sia nei confronti dei consumatori finali.

Di fronte a uno scenario che mette in luce una frammentarietà di sistemi, approcci e iniziative, la Blockchain mette a disposizione caratteristiche da paradigma di riferimento con cui garantire la standardizzazione, l’immutabilità e l’autenticità di dati e documenti, la loro sicurezza, la riduzione dei contenziosi sulle transazioni e l’automazione dei processi, con un deciso miglioramento della produttività complessiva.

Il percorso ha previsto quattro fasi di lavoro successive, durante le quali aziende ed associazioni sono state coinvolte a partecipare in modo proattivo e collaborativo, per comprendere le loro necessità.

Per cominciare, durante il primo workshop sono stati raccolti, tramite una survey, i principali dati rappresentativi delle aziende del tessile e relativi all’interesse nei confronti della tecnologia blockchain e sul tema della tracciabilità.

L’organizzazione del workshop ha consentito di condividere le caratteristiche e le problematiche specifiche del settore settile e di illustrare progetti già realizzati con la tecnologia blockchain.

Per analizzare le esigenze delle aziende, è stata usata la metodologia dell’Enterprise Design Thinking. Essa si focalizza sugli utenti e sui loro bisogni ed è particolarmente adatta per la risoluzione di problemi complessi.

Durante la sessione di Enterprise Design Thinking, le aziende coinvolte nei rispettivi tavoli di lavoro hanno analizzato l’attuale processo produttivo focalizzandosi sui principali attori della filiera e sulle criticità da essi rilevate, i partecipanti alla sessione hanno proposto delle possibili soluzioni con cui Blockchain può affrontare specifiche problematiche in ambito di tracciabilità e rafforzare il riconoscimento del Made in Italy in Italia e all’estero.

La sperimentazione finale ha portato alla creazione di una piattaforma condivisa Proof of Concept, che abilita specifiche funzioni di tracciabilità per attestare qualità, origine, etica e sostenibilità del prodotto in tutte le sue fasi di produzione. Fino al consumatore, che avrà così tutte le informazioni necessarie per un acquisto consapevole.

A conclusione del lavoro svolto, è stato redatto un Documento di Sintesi che descrive lo studio di fattibilità dove vengono riportati i risultati della sperimentazione realizzata. Il documento esplora la sostenibilità dell’approccio proposto, sia da un punto di vista tecnologico che da un punto di vista organizzativo e di business.

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