Sebbene l’art. 2086 c.c. e il D.Lgs. 36/2023 operino in ambiti differenti (il primo nel diritto societario, il secondo nel diritto amministrativo), esiste un collegamento indiretto per le imprese che partecipano alle gare d’appalto. La presenza di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili può infatti influenzare positivamente la capacità dell’impresa di partecipare a gare d’appalto e di gestirle correttamente.
Ecco come si intrecciano questi concetti
1. Art. 2086 c.c. – Adeguati Assetti:
- Obbligo: L’articolo, riformulato dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), impone all’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale.
- Finalità: Prevenire e gestire tempestivamente situazioni di crisi, garantendo la continuità aziendale.
- Elementi: Gli assetti devono comprendere:
- Struttura organizzativa chiara: con ruoli, responsabilità e linee di riporto ben definite.
- Sistema amministrativo efficiente: per la corretta gestione delle risorse e dei flussi finanziari.
- Sistema contabile affidabile: per la rilevazione tempestiva e accurata delle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie.
- Procedure interne: per il controllo interno e la gestione dei rischi.
- Responsabilità: Gli amministratori sono responsabili dell’istituzione e del mantenimento di tali assetti.
2. D.Lgs. 36/2023 – Nuovo Codice degli Appalti:
- Principi generali: Il nuovo codice enfatizza i principi di legalità, trasparenza, concorrenza, rotazione, efficienza, efficacia e sostenibilità.
- Requisiti di partecipazione: Per partecipare alle gare, le imprese devono possedere determinati requisiti di ordine generale (assenza di cause di esclusione) e di ordine speciale (capacità economica e finanziaria, capacità tecnica e professionale).
- Affidabilità e moralità: Il nuovo codice, rispetto al precedente, pone maggiore attenzione all’affidabilità e alla moralità degli operatori economici.
3. Collegamento in concreto:
- Dimostrazione di capacità: Sebbene non sia esplicitamente richiesto come requisito di partecipazione, la presenza di adeguati assetti ai sensi dell’art. 2086 c.c. può dimostrare indirettamente la capacità dell’impresa di gestire commesse pubbliche. Un’impresa ben organizzata, con procedure interne efficienti e un sistema di controllo interno efficace, è più affidabile e ha maggiori probabilità di eseguire correttamente un appalto.
- Prevenzione di criticità: Gli assetti adeguati aiutano a prevenire comportamenti scorretti, frodi, ritardi nei pagamenti, o inadempienze contrattuali, tutte situazioni che possono portare all’esclusione da future gare o a sanzioni.
- Rating di legalità: L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) attribuisce un rating di legalità alle imprese che ne fanno richiesta. L’adozione di modelli organizzativi ai sensi del D.Lgs. 231/2001 (responsabilità amministrativa degli enti) è considerata un elemento per ottenere il rating, il quale, sebbene non obbligatorio, può essere un vantaggio in alcune gare. Anche l’adozione di un sistema di gestione per la prevenzione della corruzione conforme alla norma ISO 37001 può essere un valore aggiunto.
- Immagine e reputazione: Un’impresa che si dota di assetti adeguati dimostra un impegno verso la legalità e la trasparenza, migliorando la propria immagine e reputazione, elementi che possono essere considerati positivamente dalle stazioni appaltanti.
- Fase di esecuzione del contratto: La presenza di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili garantisce una corretta gestione dei flussi finanziari, dei tempi e delle risorse impiegate nell’esecuzione del contratto d’appalto, riducendo il rischio di contestazioni e contenziosi.
In conclusione
Gli adeguati assetti ex art. 2086 c.c., pur non essendo un requisito esplicito per la partecipazione alle gare d’appalto, rappresentano un elemento di forza e affidabilità per le imprese. Contribuiscono a una gestione efficiente, trasparente e conforme alle normative, migliorando la competitività dell’impresa nel mercato degli appalti pubblici.
Per le imprese che vogliono partecipare a gare d’appalto è quindi consigliabile:
- Implementare un sistema di gestione conforme all’art. 2086 c.c.
- Valutare l’adozione di un modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001
- Considerare la certificazione ISO 37001 (prevenzione della corruzione)
- Documentare in maniera chiara e trasparente le procedure interne adottate.
In questo modo, le imprese potranno dimostrare la propria solidità e affidabilità alle stazioni appaltanti, aumentando le proprie possibilità di successo nelle gare d’appalto.