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MODELLO 730: QUADRI RE-RF-RG-RD-RS

Istruzioni comuni ai quadri RE-RF-RG-RD-RS

GENERALITÀ

Cause di esclusione dall’applicazione degli studi di settore o inutilizzabilità in fase di accertamento delle risultanze degli studi di settore

I soggetti nei confronti dei quali operano cause di esclusione dall’applicazione degli studi di settore in fase accertativa, devono compilare REDDITI PERSONE FISICHE æ Fascicolo 3 Istruzioni per la compilazione 2018 l’apposita casella posta nel primo rigo dei quadri RE, RF, RG, indicando i seguenti codici:

  1. inizio dell’attività nel corso del periodo d’imposta;
  2. cessazione dell’attività nel corso del periodo d’imposta;
  3. ammontare di ricavi dichiarati di cui all’art. 85, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), d) ed e) o compensi di cui all’art. 54, comma 1, del TUIR, superiore a 5.164.569 euro e fino a 7,5 milioni di euro (deve, comunque, essere compilato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore);
  4. ammontare di ricavi dichiarati di cui all’art. 85, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), d) ed e) o compensi di cui all’art. 54, comma 1, del TUIR, superiore a 7,5 milioni di euro. Ai fini del riscontro delle condizioni per l’esclusione dall’applicazione degli studi di settore individuate ai punti 3 e 4, si evidenza che i decreti di approvazione degli studi di settore possono prevedere che ai ricavi o ai compensi debbano essere sommati o sottratti ulteriori componenti di reddito.
  5. periodo di non normale svolgimento dell’attività, in quanto l’impresa è in liquidazione ordinaria;
  6. periodo di non normale svolgimento dell’attività, in quanto l’impresa è in liquidazione coatta amministrativa o fallimentare;
  7. altre situazioni di non normale svolgimento dell’attività (deve, comunque, essere compilato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore);
  8. determinazione del reddito con criteri “forfetari”; (deve, comunque, essere compilato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore ad esclusione del quadro relativo agli elementi contabili);
  9. incaricati alle vendite a domicilio;
  10. classificazione in una categoria reddituale diversa da quella prevista dal quadro degli elementi contabili contenuto nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dello studio di settore approvato per l’attività esercitata;
  11. modifica nel corso del periodo d’imposta dell’attività esercitata, nel caso in cui quella cessata e quella iniziata siano soggette a due differenti studi di settore (deve, comunque, essere compilato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore);
  12. inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore per il periodo di imposta cui si riferisce la presente dichiarazione (vedi DM 11 febbraio 2008 e successive modificazioni) – soggetti esercenti attività d’impresa, cui si applicano gli studi di settore, per il periodo d’imposta in cui cessa di avere applicazione il regime previsto dai commi da 96 a 117 dell’art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, o il regime previsto dai commi da 54 a 89 dell’art. 1 della legge n. 190 del 2014 (deve, comunque, essere compilato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore);
  13. inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore per il periodo di imposta cui si riferisce la presente dichiarazione (vedi DM 11 febbraio 2008 e successive modificazioni) – società cooperative a mutualità prevalente di cui all’art. 2512 del codice civile (deve, comunque, essere compilato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore);
  14. inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore per il periodo di imposta cui si riferisce la presente dichiarazione – soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali;
  15. inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore per il periodo di imposta cui si riferisce la presente dichiarazione  – soggetti che esercitano in maniera prevalente l’attività contraddistinta dal codice 64.92.01 – “Attività dei consorzi di garanzia collettiva fidi” o dal codice 66.19.40 – “Attività di Bancoposta” o dal codice 68.20.02 – “Affitto di aziende” o soggetti che esercitano due o più attività di impresa, non rientranti nel medesimo studio di settore, qualora l’importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività non rientranti tra quelle prese in considerazione dallo studio di settore relativo all’attività prevalente superi il 30% dell’ammontare totale dei ricavi dichiarati (deve, comunque, essere compilato il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore).

 

Cause di inapplicabilità degli studi di settore

I soggetti nei confronti dei quali operano cause di inapplicabilità degli studi di settore devono barrare l’apposita casella posta nel primo rigo dei quadri RF o RG.

 

Cause di esclusione dall’applicazione dei parametri

I soggetti nei confronti dei quali operano cause di esclusione dall’applicazione dei parametri di cui al D.P.C.M. 29 gennaio 1996, come modificato dal D.P.C.M. 27 marzo 1997, devono compilare l’apposita casella posta nel primo rigo dei quadri RE, RF, RG, indicando i seguenti  codici:

  1. inizio dell’attività nel corso del periodo d’imposta;
  2. cessazione dell’attività nel corso del periodo d’imposta;
  3. ammontare di ricavi dichiarati di cui all’art. 85, comma 1, esclusi quelli di cui alla lettera c), d) ed e) o compensi di cui all’art. 54, comma 1, del TUIR, superiore a 5.164.569 euro;
  4. periodo di non normale svolgimento dell’attività;
  5. periodo di imposta di durata superiore o inferiore a dodici mesi, indipendentemente dalla circostanza che tale arco temporale sia o meno a cavallo di due esercizi;
  6. determinazione del reddito con criteri “forfetari”;
  7. incaricati alle vendite a domicilio;
  8. classificazione in una categoria reddituale diversa da quella prevista per lo specifico codice attività ai fini dell’applicazione dei parametri;
  9. modifica nel corso del periodo d’imposta dell’attività esercitata, quando quella cessata e quella iniziata siano individuate da due differenti codici attività.

Redazione

Dottore Commercialista e Revisore Legale Pianificazione e Controllo di Gestione Finanza Agevolata e Crisi d'Impresa Formazione