Sono residente in Italia e nel 2015 ho svolto l’attività lavorativa in Francia in cui possiedo (proprietà) anche un appartamento. Vorrei sapere se i miei redditi sono tassati anche in Italia e se devo dichiarare l’appartamento nel modulo RW. Mi conviene spostare la residenza in Francia?
I residenti nel territorio italiano portano a tassazione ogni reddito prodotto anche se di origine estera. E’ il principio della “tassazione universale” dettato dall’art. 3 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi – DPR nr. 917/86). Lo stesso articolo precisa che i non residenti dichiarano in Italia solo i redditi ivi prodotti. Pertanto, i redditi prodotti in Francia devono essere dichiarati (rectius, tassati) anche in Italia.
In base all’art. 2 del Tuir sono residenti in Italia i cittadini che, per la maggior parte del periodo d’imposta (183 giorni o 184 se anno bisestile), sono iscritti all’anagrafe della popolazione residente oppure hanno nel territorio nazionale il domicilio o la residenza a norma del codice civile.
Tuttavia, al fine di evitare la doppia tassazione, il cittadino italiano ha diritto al credito d’imposta pari alle imposte pagate definitivamente all’estero (art. 165 Tuir).
Riguardo all’opportunità di trasferire la residenza all’estero, è bene ricordare che ciò si sostanzia con l’iscrizione all’AIRE ossia, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (Legge nr. 470/88). Questo deve avvenire entro il termine di novanta giorni dal trasferimento di residenza al Consolato della circoscrizione di immigrazione. L’omissione dell’obbligo implica il trattamento del contribuente come se fosse ancora residente italiano.
Infine, il modello RW (modello degli investimenti e delle attività estere superiori ai 10.000 euro) deve essere utilizzato solo dai residenti nel territorio italiano, pertanto, il soggetto italiano residente all’estero ed ivi proprietario di un immobile non deve compilare alcun modello RW poiché è fiscalmente estraneo.