Sono uno calciatore di una ASD locale e vorrei sapere come sono tassati i compensi svolgendo attività dilettantistica.
Nello sport dilettantistico capita sovente che l’atleta percepisca compensi per l’attività sportiva esercitata.
Riconoscendo una indiscutibile finalità sociale della pratica dello sport, la normativa fiscale tratta i relativi compensi con un occhio di riguardo.
Infatti, il co. 1 lettera m) art. 67 del Tuir annovera tali compensi tra i redditi diversi: “ le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi erogati ai direttori artistici ed ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da parte di cori, bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche, e quelli erogati nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali, dall’Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine (UNIRE), dagli enti di promozione sportiva e da qualunque organismo, comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche e che da essi sia riconosciuto. Tale disposizione si applica anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.”
Riguardo l’aspetto impositivo, interviene il co. 2 dell’art. 69 Tuir che si può così sintetizzare:
- i primi 7.500,00 euro di compensi: esentasse
- i successivi 20.658,28 euro: soggetti a ritenuta a titolo d’imposta del 23% oltre alle addizionali comunali e regionali (AdE circ. 21/2003 e ris. 106/2012);
- i successivi oltre i 20.658,28 euro: ritenuta a titolo di acconto del 23% – da conguagliare in sede di dichiarazione dei redditi – oltre alle addizionali comunali e regionali
- spese per vitto, alloggio, viaggio e trasferte per prestazioni fuori dal territorio comuanale: non soggette a tassazione.