L’art. 4 del D. Lgs. nr. 50/2017 dispone che “a decorrere dal 1° giugno 2017, ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve stipulati a partire da tale data si applicano le disposizioni relative alla cedolare secca di cui all’art. nr. 3 del D. Lgs. nr. 23/2011, con l’aliquota del 21% in caso di opzione”.
L’obiettivo principale è far emergere i redditi fino ad oggi non dichiarati (evasione), relativi alle locazioni brevi degli immobili ad uso abitativo, per le quali non è obbligatoria la registrazione dei contratti in quanto di durata inferiore ai 30 giorni.
A tale scopo, il regime incide esclusivamente i soggetti privati e dunque le persone fisiche che non esercitano attività d’impresa.
Per locazioni brevi si intendono “ i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare” (art. 4 co. 1 del D. Lgs. nr. 50/2017).
Il nuovo regime è applicabile anche ai corrispettivi lordi percepiti, derivanti da:
Per i contratti di locazione breve stipulati a decorrere dal 1° giugno 2017, il contribuente ha la possibilità di assoggettare i canoni di locazione ad:
Ulteriori novità sono previste per i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, tramite la gestione di portali on-line.
Essi hanno l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate, i dati relativi ai contratti conclusi per il loro tramite a decorrere dal 1 giugno 2017 e in caso di omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati, l’art. 11 del D. Lgs. nr. 471/1997 applica una sanzione da 250 a 2.000 euro.
Inoltre, ai fini del contrasto dell’evasione fiscale, qualora le agenzie dovessero incassare, per conto dei proprietari, i canoni o i corrispettivi sulle locazioni a breve, esse diventano sostituto d’imposta poiché trattengono direttamente la cedolare secca del 21%.
Con la circolare nr. 24 del 12/10/2017, l’Agenzia delle Entrate, nell’affrontare il regime fiscale delle locazioni brevi di cui al D.L. nr. 50/2017, ha introdotto un’interessante novità:
Si ribadisce, infine, che le nuove regole introdotto dal D.L. nr. 50/2017 e commentate dalla circolare AdE nr. 24/2017 valgono alle seguenti condizioni:
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