Credito imposta investimenti al Mezzogiorno al 45% per le pmi

A fronte di investimenti in beni strumentali, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura massima del 45% della spesa delle PMI

 

La Legge di stabilità 2016 ha istituito a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).

Il Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 Fers contribuisce all’intervento del credito di imposta rendendo disponibili da un minimo di 136 milioni di euro ad un massimo di 306 milioni di euro.

Con decreto ministeriale 29 luglio 2016 sono state assegnate, in fase di prima applicazione, risorse per un importo pari a 163 milioni di euro a valere sull’Asse III – “Competitività Pmi” del Pon, di cui 123 milioni destinati alle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e 40 milioni destinati alle regioni “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna)

 

Lo strumento è operativo dal 30 giugno 2016. Le imprese che intendono fruire del credito d’imposta devono presentare una comunicazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate (provvedimento Agenzia Entrate del 24 marzo 2016).

 

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del credito d’imposta Pon le piccole e medie imprese che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità definiti dallo stesso articolo e relativi a:

  • ammontare minimo dell’investimento (costo unitario superiore a 10.000 euro)
  • esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca
  • localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle in transizione
    riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente

 

I progetti di investimento delle PMI del Mezzogiorno che soddisfano i predetti criteri di ammissibilità sono sottoposti ad apposita istruttoria da parte della Direzione generale per gli incentivi alle imprese, che ne valuta la cofinanziabilità con le risorse del Pon IC.

Con decreto direttoriale 4 gennaio 2017 sono stati definiti le modalità per la valutazione di eleggibilità dei progetti d’investimento all’utilizzo delle risorse Pon e di comunicazione del provvedimento di utilizzo delle risorse, nonché degli adempimenti successivi alla sottoscrizione del provvedimento e degli ulteriori obblighi per le imprese beneficiarie.

 

Misura del credito d’imposta

Come noto, ai soggetti titolari di reddito di impresa è riconosciuto un credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi compresi nella divisione 28 della tabella Ateco 2007 (“fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a.”), destinati a strutture produttive situate in Italia.

Il credito spetta per gli investimenti di importo unitario superiore a 10mila euro (articolo 18, Dl 91/2014).

Nella circolare nr. 12 del 13/04/2017, l’Agenzia delle Entrate ha fissato le aliquote del credito di imposta che sono:

  • 45% per le piccole imprese

  • 35% per le medie imprese

  • 25% per le grandi imprese

 

Una volta ricevuta l’autorizzazione al beneficio dal parte dell’Agenzia delle Entrate, il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.

 

Infine, sono agevolabili gli investimenti effettuati mediante:

  • acquisto da terzi

  • leasing

  • contratto di appalto

  • realizzazione in economia

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