Il Ministero dello Sviluppo Economico (Mi.SE), con decreto 23 settembre 2014, ha istituito un contributo per le PMI (micro, piccole e medie imprese) al fine di promuovere gli investimenti nella
digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico
Il contributo, sottoforma di voucher, copre il 50% di una spesa massima ammissibile di 10.000 euro. Pertanto, il
contributo massimo ottenibile è pari a 5.000 euro
Le spese ammissibili riguardano l’acquisto (successivo all’attribuzione del voucher) di software, hardware o servizi che consentano:
Possono presentare domanda per il voucher le imprese:
Dal momento che il decreto identifica – quali beneficiari – le sole imprese (art. 5 co.1), ne consegue che sono
ESCLUSI i professionisti
Rientrano nelle spese ammissibili:
a) l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali
b) l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, con particolare riferimento all’utilizzo di strumenti tecnologici e all’introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro
c) le spese per l’acquisto di hardware, software, inclusi software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni di e-commerce
d) purché strettamente correlate agli ambiti di attività di cui alle lettere (a), (b) e (c), le spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività a banda larga e ultra-larga
e) purché strettamente correlate agli ambiti di attività di cui alle lettere (a), (b) e (c), le spese relative all’acquisto e all’attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare
f) purché strettamente correlate agli ambiti di attività precedenti, le spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata nel campo ICT, del personale (iscritte al libro unico del lavoro – LUL) delle suddette piccole e medie imprese.
Per ultimo, ma certamente non meno importante, il decreto riserva una dotazione di 5 milioni di euro (art. 3 co.3) per le imprese che hanno conseguito il
Rating di Legalità
A tal proposito, il nostro studio è a disposizione per l’attribuzione del rating di legalità.
[cherry_parallax image=”parallax_1.jpg” speed=”normal” invert=”false” custom_class=”cherry_parallax_1″]
[row]
[span7]
[button text=”Clicca Qui e Contattaci!” link=”contatti/” style=”info” size=”large” target=”_self” display=”inline” icon=”info-sign”]
Richiedi maggiori informazioni!
[/span7] [/row] [/cherry_parallax]
La Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024) ha introdotto significative modifiche alla disciplina fiscale…
Se stai pensando di vendere casa entro cinque anni dall'acquisto, devi conoscere le regole sulla…
Il crescente impatto dell'Intelligenza Artificiale (IA) sta ridefinendo il panorama lavorativo, offrendo opportunità senza precedenti…
Nel complesso scenario economico attuale, caratterizzato da incertezza e rapido cambiamento, la solidità e la…
La recente giurisprudenza della Cassazione penale ha posto l'accento sull'importanza cruciale dell'adozione di adeguati assetti…
Quanto la vendita on-line implicata l'apertura della partita IVA poiché ritenuta attività d'impresa? Ora, lo…