I big player dell’E-commerce: da Amazon ad Alibaba, come cambiano le strategie di investimento

Il mercato e-commerce per le vendite al dettaglio è in forte espansione.

Nel 2016 il suo valore è stato stimato in 1.915 miliardi di dollari, pari all’8,7% del totale del mercato di vendita al dettaglio (7,4% nel 2015).

Cina e Stati Uniti dominano la classifica mondiale. La Cina conquista il 46% del mercato globale grazie al gruppo Alibaba (Taobao, Alibaba.com, Tmall e altri).  Al secondo posto si classificano gli Stati Uniti con una crescita del 15,6% rispetto al 2015, guidato dai giganti dell’e-commerce Amazon e eBay.

Fino al 2020 l’E-commerce negli Stati Uniti continuerà a crescere grazie ad un forte aumento della spesa da parte degli acquirenti digitali esistenti, in particolare nel settore alimentare.

Tuttavia, l’area Asia-Pacifico è destinata a rimanere il più grande mercato e-commerce mondiale, costituendo nei prossimi anni un terreno fertile per i grandi investitori.

A tal proposito i due giganti Alibaba e Amazon investiranno miliardi di dollari nel corso dei prossimi anni. In particolare Amazon, dopo aver destinato circa 5 miliardi di dollari per conquistare il mercato indiano, punterà all’Australia e al sud-est asiatico.

Tale espansione non riguarderà solo i big player dell’e-commerce, ma anche i grandi retailer multimarca o monomarca che spingono le proprie scelte aziendali verso l’abbandono della vendita offline e la chiusura definitiva dei negozi fisici.

Alcuni brand tentano di rafforzare la presenza fisica sul territorio, unico vantaggio rispetto al market leader Amazon. Altri applicano il cosiddetto “pickup discount”, una modalità di acquisto online che consente di usufruire di uno sconto se il cliente sceglie di ritirare il proprio ordine online presso il negozio anziché a domicilio.

Malgrado gli sforzi, il dominio dei player globali appare sempre più incontrastato. La competitività di questi attori si sposterà su altri fronti. Le attuali strategie di investimento puntano al mercato pubblicitario, in contrasto con le tech company globali Facebook e Google.

 

L’e-commerce in Italia

In Italia la diffusione dell’online ha raggiunto l’88,7% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni, con 42,6 milioni di italiani che dichiarano di poter accedere a internet da location fisse o da mobile. Questo dato è in crescita del 2,8% rispetto allo scorso anno.

Sempre più diffuso l’accesso a internet da smartphone che supera il desktop. Circa 36,4 milioni di individui, ovvero il 75,8%, utilizza il proprio cellulare per navigare in rete, mentre sono 35,4 milioni (73,8%) coloro che affermano di utilizzare un computer fisso.

L’accesso a internet tramite smartphone è in crescita dell’11,5% rispetto al 2015. In termini di device, la crescita maggiore (+15,7%) è registrata dai tablet, utilizzati da 14,9 milioni italiani, ovvero dal 31%. In aumento anche la percentuale di televisori connessi a internet, posseduti da 5 milioni di individui, il 10% della popolazione tra 11 e 74 anni, con un incremento del 10% in un anno.

Il mercato e-commerce B2C in Italia ha generato un fatturato di 31,7 miliardi Euro nel 2016, crescendo complessivamente del 10% rispetto al 2015. Il fatturato e-commerce registra risultati positivi in tutti settori, a differenza di quanto rilevato lo scorso anno. La crescita complessiva, pur rimanendo a due cifre, risulta tuttavia inferiore rispetto al 2015. Questo è dovuto principalmente alla carenza di offerta in alcuni settori, quali moda, alimentari, casa e arredamento, dove le vendite online sono ancora poco sviluppate, affiancata da una quasi saturazione dei settori più maturi come tempo libero, assicurazioni e turismo. Questi ultimi, infatti, registrano valori di crescita più contenuti rispetto ai settori meno maturi che crescono più velocemente.
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