Spesso non tutte le notizie hanno la stessa risonanza, alcune poi sembrano voler restare nascoste.
Eppure l’articolo 57-bis della Manovra Correttiva 2017 (D.L. nr. 50/2017) ha introdotto il credito d’imposta per gli investimenti incrementali in pubblicità effettuati dalle imprese ed dai lavoratori autonomi che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie.
Il credito d’imposta è calcolato nella misura del 75% delle spese, sostenute dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017, che eccedono l’1% delle medesime spese in pubblicità sostenute nel medesimo periodo d’imposta precedente.
In sostanza, il valore su cui calcolare il credito d’imposta è la parte eccedente almeno dell’1% gli investimenti in pubblicità (giornali, radio, TV) sostenuti nel periodo 24 giugno 2013 e 31 dicembre 2016.
A partire dal 2018, invece, il credito d’imposta compete se l’ammontare degli investimenti pubblicitari sostenuti in ciascun periodo di imposta supera almeno dell’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione sostenuti nel periodo di imposta precedente.
Quindi, a partire dal 2018 dovrà essere considerata la spesa sostenuta nel 2017.
Inoltre,la percentuale del suddetto credito d’imposta è elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese (PMI) e startup innovative.
Nella versione del D.L. nr. 50/2017, sono agevolabili unicamente le spese in pubblicità attraverso mezzi editoriali tradizionali, ossia: la pubblicità sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali (carta stampata ed analogiche).
Tuttavia, nel collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2018 (D.L. 16 ottobre 2017 nr. 148), il suddetto credito d’imposta è esteso alla pubblicità svolta anche su mezzi digitali (ossia, giornali e testate online) finora escluse della manovra correttiva (art. 57-bis).
, approvata in via definitiva dal Senato e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 19 ottobre 2017, è una legge che consentirà alle imprese di usufruire di interessanti agevolazioni per investire in pubblicità.
il credito d’imposta sulla pubblicità potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione (art. 17 D. Lgs. nr. 241/1997) a partire dal 2018 per le spese sostenute nel 2017.
La fruizione è comunque subordinata alla presentazione di un’apposita istanza al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
(in collaborazione con Gianluca Imbriani)
Cos’è la Data Certa e perché è fondamentale nel diritto italiano La data certa è un…
La disciplina delle variazioni in diminuzione dell'IVA nelle procedure concorsuali ha subito una significativa evoluzione…
In un contesto economico caratterizzato da crescente complessità normativa e instabilità dei mercati, la corretta…
la mancata adozione ed applicazione è oggi prova di responsabilità degli amministratori, oltre ad una…
✅️ ADEGUATI ASSETTI: ECCO PERCHE' ADOTTARLI! Tra i tanti obblighi di legge, quello sugli adeguati…
Introduzione Navigare nel complesso mondo degli obblighi previdenziali INPS per gli artisti, specialmente quando entrano…