RNA
Il “de minimis” è un regime che regolamenta gli aiuti di Stato di piccola entità.
Quegli aiuti che, in altre parole, se non venissero monitorati e contingentati, benché di piccola entità, violerebbero le norme sulla concorrenza.
Proprio per questo l’UE ha deciso che ogni impresa deve stare all’interno di un massimale “de minimis” di € 200.000 nei tre anni compreso quello in corso (per esempio ora stiamo nel 2019, il triennio di riferimento è 2019-2018-2017).
La prima caratteristica è la cadenza “solare” cioè impattano sul de minimis gli aiuti, a prescindere dalla data di ottenimento, per l’intero anno solare. Facciamo un esempio se il 30/12/2017 avessimo ricevuto un aiuto de minimis ed il sistema funzionasse per competenza ci libereremmo del de minimis il 30/12/2020, in realtà il plafond si svuota già il 1/1/2020 per l’intero importo ottenuto nel 2017.
Assorbono “de minimis” un’enorme quantità di aiuti della natura più disparata: investimenti, attività di R&S, promozione all’estero, voucher di incentivo, garanzie di Stato o di altri Enti Pubblici minori (es. Tranched Cover Regione Puglia o Minibond garantiti dalla Regione Puglia). E’ comprensibile quindi immaginare quanto sia difficile monitorare il raggiungimento del plafond di € 200.000. Per questo è entrato in vigore il Registro degli aiuti di Stato (RNA).
Il plafond di € 200.000 si raggiunge quale somma delle diverse sovvenzioni, ovvero aiuti, ricevuti. E’ evidente che se l’aiuto fosse “a fondo perduto” impatterebbe per intero, direttamente, sul totale; se invece fosse parziale (si pensi ad un’agevolazione sugli interessi, ad una garanzia, ecc.) impatterebbe per una piccola porzione. Tale porzione è denominata Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL). Le formule di calcolo dell’ESL variano al variare della tipologia di aiuto, nessun problema perché nel RNA è scritto tutto!
Nel caso in cui un unico soggetto operasse sul mercato con più entità giuridiche non potrebbe replicare gli € 200.000 sulle “n” entità, questa norma è frutto della cd Impresa Unica.
Gli € 200.000 saranno riferiti all’Impresa Unica e non, più specificatamente, all’impresa richiedente la sovvenzione. Più in particolare, è impresa unica quell’impresa che richiede l’aiuto ed appartiene ad un “gruppo” di imprese fra le quali esiste una delle relazioni, sia a monte che a valle, di seguito elencate:
Non tutti gli aiuti sono censiti nel RNA. Chi vi scrive, per un’impresa che segue sotto l’aspetto bancario, è stato vittima di un terribile equivoco ovvero il superamente senza conoscenza. E’ accaduto di aver utilizzato la garanzia MCC ma la banca, per ridurre il pricing dell’operazione, abbia in autonomia utilizzato un ulteriore fondo PON col quale ha valicato l’utilizzo. Purtroppo l’ente concedente ha monitorato solo il RNA (SENZA CHIEDERE NULLA ALL’IMPRESA PRIMA DI PROCEDERE) e senza pensare che l’impresa, nel periodo ancora non monitorato, abbia potuto ricevere aiuti… Morale della favola: se il contributo fa superare il massimale, bisogna rinunciare a tutto l’importo!!!
Per utilizzare il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato basterà andare al link https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx ed inserire il numero di p.iva (come indicato nell’immagine) ed effettuare la ricerca!
Ti daremo tutte le informazioni che ti servono!
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