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Centrale rischi: ecco in che modo deve essere letta

CENTRALE RISCHI COS’E’?

La centrale rischi è un archivio di informazioni finanziarie relative all’indebitamento della clientela nei confronti degli intermediari finanziari (non solo banche, ma anche società di leasing, società di factoring, società di cartolarizzazione, confidi, ecc…).

Come previsto dalla normativa Banca d’Italia, i dati vengono aggregati dalle banche secondo uno specifico schema di rilevazione, che prevede la suddivisione di tutte le informazioni in apposite sezioni. Nell’ambito delle varie sezioni, le singole informazioni vengono classificate in “categorie di censimento”.

Entriamo del dettaglio delle varie sezioni:

1. SEZIONE CREDITI PER CASSA

Questa è sicuramente la sezione principale, contiene gran parte delle informazioni relative all’indebitamento della clientela nei confronti delle banche. Tutte le informazioni relative ai castelletti sbf, gli anticipi fatture italia o export, i mutui, i leasing, i prestiti, i fidi di conto corrente, le rate non pagate, gli sconfini… le trovi tutte in questa sezione. Se vuoi davvero capire come leggere la tua centrale rischi, devi concentrarti bene su questa sezione.

crediti per cassa, si suddividono in:

  • rischi autoliquidanti ovvero operazioni caratterizzate da fonti di rimborso predeterminate (es. anticipi fatture, anticipi sbf, sconti di portafoglio commerciale e finanziario, ecc.);                                                                                                                                                                   
  • rischi a scadenza ovvero operazioni di finanziamento con scadenza contrattualmente fissata e prive di una forma di rimborso predeterminata (es. mutui, leasing, ecc.);
  • rischi a revoca ovvero aperture di credito in c/c concesse per elasticità di cassa con o senza una scadenza prefissata;
  • finanziamenti a procedura concorsuale e altri finanziamenti particolari ovvero crediti, assistiti da specifica causa di prelazione, concessi a organi di procedura concorsuale;
  • sofferenze ovvero esposizioni per cassa nei confronti di soggetti in stato di insolvenza anche non accertato in via giudiziale.

2. SEZIONE CREDITI DI FIRMA

La sezione crediti di firma evidenzia operazioni mediante la banca rilascia una fideiussione o altra garanzia, a fronte di obbligazioni assunte dalla clientela nei confronti di terzi.

Si distinguono in due categorie:

  • Garanzie connesse con operazioni di natura commerciale: in questa tipologia di operazione rientra, ad esempio, la classica fideiussione che la banca rilascia per conto di un’azienda cliente, a garanzia di alcune mensilità di contratto di affitto del capannone.
  • Garanzie connesse con operazioni di natura finanziaria: rientra in questo tipo di fideiussione, ad esempio, la garanzia che una banca rilascia per conto di un’impresa cliente, a favore di una società di leasing dello stesso gruppo, in occasione di una nuova erogazione.

3. SEZIONE GARANZIE RICEVUTE

Questa categoria è alimentata da tutte informazioni relative alle garanzie reali (pegno, privilegio, ipoteca) e personali che la banca riceve dal soggetto segnalato (garante) in favore di un soggetto terzo (garantito) al quale la banca stesso ha concesso un finanziamento.

Tra le operazioni segnalate in questa categoria, possiamo considerare:

  • le garanzie personali rilasciate dai soci
  • le garanzie rilasciate da consorzi a fronte di finanziamenti concessi agli associati
  • garanzie rilasciate dai Confidi
  • le garanzie rilasciate dal Fondo di Garanzia (gestito dal Medio credito centrale – MCC)
  • le garanzie reali rilasciate dai soci in favore delle società e da uno o più cointestatari a favore della cointestazione.

4. SEZIONE DERIVANTI FINANZIARI

Rientrano in questa categoria di censimento i contratti in derivati negoziati OTC (over the counter – fuori dai mercati regolamentati).

I derivati non hanno un proprio valore bensì derivano dal valore di altri strumenti finanziari oppure da beni reali a cui sono correlati: il loro valore deriva pertanto dal valore dello strumento finanziario o del bene sottostante.

Alla base di un contratto in derivati, abbiamo quindi una previsione sull’andamento futuro di un particolare sottostante: tassi d’interesse, tassi di cambio tra valute diverse, prezzi di merci o di materie prime, ecc.

I derivati possono avere una funzione di copertura da un potenziale rischio oppure uno scopo puramente “speculativo”.

In centrale rischi viene valorizzato il “valore intrinseco” a favore della banca (il credito che la banca vanta nei confronti dell’interessato, in caso di estinzione dell’operazione alla data di riferimento della rilevazione).

Viene segnalata inoltre la tipologia di derivato (swap, fras, opzioni, altri contratti derivati).

5. SEZIONE INFORMATIVA

Infine, la Sezione Informativa, che risulta a sua volta articolata in otto sotto-categorie di censimento:

  • operazioni effettuate per conto di terzi: (finanziamenti erogati dall’intermediario a valere su fondi pubblici la cui gestione, che riveste natura di mero servizio, è caratterizzata dalla circostanza che l’organo deliberante è esterno all’intermediario stesso il quale svolge, dietro pagamento di una provvigione o di una commissione forfettaria, esclusivamente attività di tipo istruttorio, di erogazione, di riscossione e di riversamento somme per conto dell’ente interessato);
  • crediti per cassa – operazioni in pool: (informazioni aggiuntive sui finanziamenti in pool segnalati tra i crediti per cassa) con articolazione nelle due ulteriori sotto-categorie di dettaglio delle quote riferite anzitutto alla banca capofila e quindi alle varie banche partecipanti;
  • crediti acquisiti da clientela diversa da intermediari – debitori ceduti: (valore nominale dei crediti acquisiti dagli intermediari segnalanti con operazioni di factoring, operazioni di sconto pro-soluto e operazioni di cessione di credito pro-soluto e pro-solvendo);
  • rischi autoliquidanti – crediti scaduti: (valore nominale dei crediti – acquisiti dagli intermediari nell’ambito di operazioni di factoring, cessione di credito, sconto di portafoglio commerciale e finanziario indiretto, anticipo s.b.f., anticipo su fatture, effetti e altri documenti commerciali – scaduti nel corso del mese precedente a quello oggetto di rilevazione con separata indicazione di quelli pagati e quelli impagati);
  • crediti passati a perdita: (crediti in sofferenza che l’intermediario, con specifica delibera, ha considerato non recuperabili o per i quali non ha ritenuto conveniente intraprendere i relativi atti di recupero);
  • crediti ceduti a terzi: (operazioni di cessione di credito da parte di intermediari segnalanti a società di cartolarizzazione ex legge n.130/99 o ad altri soggetti).

 

 

 

 

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