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Lending crowdfunding: cos’è e come funziona

Lending crowdfunding: il prestito tramite web

Per P2P (peer-to-peer) lending si intende l’erogazione di un prestito attraverso piattaforme online. Diversamente dall’equity crowdfunding, che consente di investire anche piccole somme in progetti di startup e pmi in cambio di quote nella società, il lending crowdfunding consiste nel prestare denaro a persone o imprese in cerca di fondi destinati a progetti di crescita personale o professionale, a fronte di un interesse e del rimborso del capitale.

Nel caso del crowd-lending i soldi vengono prestati ai richiedenti, che attraverso il portale online specializzato possono realizzare il progetto e restituire il denaro una volta compiuto.

Il ruolo di queste piattaforme è di mettere in contatto domanda e offerta. Oltre a selezionare, classificare e approvare i progetti per cui si richiede un finanziamento; organizzano i flussi finanziari (esborsi e rimborsi) e, nel caso di mancato pagamento, si occupano del processo di recupero crediti.

 

COME FUNZIONA IL LENDING CROWDFUNDING (RICHIEDENTI E PRESTATORI)

La persona o l’impresa a cui serve il prestito in denaro per poter realizzare un progetto personale o di natura imprenditoriale lo richiede sulla piattaforma online. Qui i prestatori investono i loro risparmi prestandoli a dei tassi d’interesse superiori rispetto a quelli proposti dalle banche.

I vantaggi della soluzione proposta sono:

  • Accesso al credito alternativo, rapido e trasparente: possono essere richiesti finanziamento comprese tra i 30.000 euro ed i 3 milioni di euro, esito in 72 ore. Erogazione rapida, senza segnalazione in Centrale Rischi e totale trasparenza.
  • Nessuna garanzia personale richiesta: per un finanziamento atto allo sviluppo ed alla crescita aziendale non viene richiesta alcune garanzia personale.
  • Disintermediazione e nessuna burocrazia: iter snello e privo di burocrazia.
  • Flessibilità e accessibilità: la durata del finanziamento compreso tra 12 e 60 mesi, apertura a PMI, Reti e Start-Up, senza limiti di fatturato o esistenza.

 

PER I RICHIEDENTI

Fare la richiesta di un prestito è semplice. Basta collegarsi al sito del marketplace, inserire i dati richiesti e attendere la valutazione della piattaforma.

Le aziende devono avere dei requisiti:

  • oltre al merito creditizio
  • avere sede legale in Italia,
  • almeno un bilancio depositato,
  • un fatturato superiore a una determinata cifra

 Questi requisiti sono solo un’esemplificazione poiché ogni piattaforma decide quelli ritenuti più opportuni anche in ottica di diversificazione del rischio.

Dopo aver superato l’analisi preliminare (in genere la risposta arriva entro le 48 ore), la piattaforma può effettuare una valutazione più approfondita del progetto ed entro massimo una settimana fare l’offerta definitiva. Sottoscritto il contratto di finanziamento, il progetto viene pubblicato sulla piattaforma online e l’azienda riceve l’importo direttamente sul suo conto corrente in pochi giorni.

Sarà sempre la piattaforma a prelevare ogni mese le rate dal conto corrente del richiedente, secondo il piano di rateizzazione concordato. 
Per quanto riguarda i costi, la presentazione di una richiesta di finanziamento e l’analisi del dossier da parte degli analisti del portale sono gratuite, ma sono previste commissioni di apertura contestuali all’erogazione del finanziamento, e quelle di gestione, addebitate con cadenza mensile.

 

PER I PRESTATORI

Per essere prestatori bisogna iscriversi alla piattaforma inserendo i dati anagrafici e bancari con una rapida registrazione, definire la propria offerta ed effettuare il primo bonifico. Il prestatore può scegliere tra Profilo Manuale e Profilo Gestito. In questo secondo caso, che è quello preferito dagli utenti, è il portale che si occupa di associare i capitali con i prestiti deliberati. Una volta che il progetto è stato finanziato, il prestatore riceve il rimborso comprensivo di quota di capitale + interessi, che possono andare dal 4 al 7%. Si possono anche ritirare i propri soldi prima della naturale scadenza del prestito, vendendo il portafoglio residuo su un mercato secondario interno alla piattaforma.

Il peer-to-peer lending è una forma di investimento e come tale espone al rischio di perdere il denaro prestato (l’impresa può dichiarare fallimento, non restituire quanto dovuto). Pertanto per diminuire il rischio si consiglia di ripartire i prestiti su più progetti in modo da diversificare il portafoglio.

 LA TASSAZIONE

Con la Legge di Bilancio 2018 si è stabilito che i proventi da investimento nel social lending ottenuti da persone fisiche sono soggetti alla ritenuta a titolo definitivo con aliquota 26%, come già accade per altri proventi finanziari quali dividendi e cedole di obbligazioni.